Cos’è l’Analisi Transazionale?
L’Analisi Transazionale è un approccio che fa da ponte tra le profondità della nostra vita interiore e la quotidianità; è infatti capace di guardare nei recessi più lontani della nostra storia e della nostra sofferenza, così come di agire sulla consapevolezza a livello delle relazioni presenti, nel qui e ora.
L’Analisi Transazionale è una teoria psicologica elaborata da Eric Berne, ma anche una teoria della personalità, una teoria della comunicazione, una teoria dello sviluppo infantile e una teoria della psicopatologia. Essa è, inoltre, una pratica psicoterapeutica.
Assunti filosofici
L’Analisi Transazionale si basa su tre principi filosofici, che come terapeuta sento profondamente veri:
- ogni individuo è ok (va bene cosi com’è): ognuno ha valore in quanto persona, indipendentemente dalla sua razza e dal suo contesto socio-culturale;
- ogni persona ha la capacità di pensare e di autodeterminarsi: ognuno può decidere che cosa fare della propria vita ed ha la capacità di crescere e di imparare, qualunque esperienza, anche negativa, abbia vissuto nella propria vita;
- le decisioni prese possono essere modificate: ciascuna persona prende delle decisioni e ne è responsabile, ed è anche responsabile di cambiarle quando non sono più funzionali.
Metodologia ed obiettivi
La teoria dell’Analisi Transazionale è basata su un modello decisionale.
Ciascuno di noi impara comportamenti specifici e decide un piano di vita nell’infanzia.
Benché le nostre decisioni infantili siano fortemente influenzate dai genitori e da altre persone significative, siamo noi stessi che prendiamo queste decisioni, ognuno nel proprio modo peculiare.
Dal momento che siamo noi ad aver deciso il nostro piano di vita, abbiamo anche il potere di cambiarlo, prendendo nuove decisioni in qualsiasi momento.
La metodologia di intervento dell’A.T. si fonda sulla contrattualita’: la relazione terapeutica e’ vista come un accordo tra terapeuta e cliente, i quali hanno una responsabilita’ congiunta nel lavorare per raggiungere gli obiettivi di terapia, che vengono definiti in modo chiaro e specifico.
“Il paziente viene quindi responsabilizzato dall’inizio a porsi come controparte attiva di un professionista il cui compito non è quello di risolvere i problemi del paziente, bensi quello di aiutare a comprendere come finora si è bloccato dal risolverli da solo.” (Novellino, 1998).
I contratti di terapia, attraverso i quali viene specificamente stabilita la meta della terapia, possono essere distinti in contratti di controllo sociale e contratti di autonomia.
I contratti di controllo sociale (terapia breve) sono accordi di terapia tesi a risolvere un problema specifico e hanno come obiettivo un cambiamento comportamentale e il suo mantenimento nel tempo.
Per contratti di autonomia (terapia che puo’ richiedere anni) si intendono, invece, quei contratti in cui la meta della terapia non e’ solo un cambiamento comportamentale ma un cambiamento del copione della persona, per cui la terapia non è rivolta solo ad un sollievo dai sintomi, bensì alla ristrutturazione della personalita’, in base a quando desiderato dalla persona stessa.
Per spiegare questa differenza usiamo una metafora ideata da Berne: ciascun individuo nasce principe o principessa ed esperienze negative precoci convincono alcune persone ad essere ranocchi; da questo deriva lo sviluppo della patologia.
Gli obiettivi terapeutici possono essere due: il primo tende al miglioramento, ad un progresso che equivale ad uno star meglio come ranocchi; il secondo tende a curare, a guarire, togliendosi la pelle del ranocchio e riprendendo nuovamente lo sviluppo interrotto del principe o della principessa.
Aree d’intervento
Il sistema teorico e di terapia dell’AT è caratterizzato da quattro aree distinte:
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- L’Analisi Strutturale: studia come l’uomo è strutturato da un punto di vista psicologico. Utilizza il modello degli Stati dell’Io (Genitore, Adulto, Bambino) che permette di comprendere la personalità dell’individuo e i suoi comportamenti;
- L’Analisi delle Transazioni: studia gli scambi comunicativi tra le persone e di conseguenza il tipo di relazione che le persone instaurano tra loro;
- L’Analisi dei giochi: studia i blocchi che possono emergere nell’interazione tra due persone;
- L’Analisi del Copione: analizza come la vita presente e la possibile vita futura siano influenzate dalla storia passata. La persona divenendo consapevole di come decisioni e atteggiamenti del passato influenzano la vita attuale può, se vuole, decidere di cambiarli.
L’approccio analitico transazionale viene utilizzato nel trattamento di tutti i disturbi psicologici. In particolare è indicata con:
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- Disturbi d’ansia
- Depressione
- Disturbi di personalità
- Disturbi di natura psicosomatica
- Disturbi del sonno
- Disturbi legati al controllo degli impulsi
- Disturbi dell’infanzia e dell’adolescenza
- Problematiche legate all’autostima
- Problematiche relazionali (o di coppia)